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La spalla, che orienta il braccio nello spazio; spalla sospesa, spalla che sospende. Appesa, diversa dal garrese in carico degli altri mammiferi.

Spalla maschile, spalla tornita, espressione di forza.

Spalla femminile, bimbo in braccio; espressione di resistenza?

” .. sfondò la porta con una violenta spallata “

” questa spalla mi fa proprio male! “

” … quando fai la capriola, ricordati di rotolare bene sulla spalla … “

Com’è la tua spalla?


 

Tatto e linguaggio

il corpo delle parole.

M. Mazzeo

14 x 21, pag. 287

Editori Riuniti – Roma – 2003

 

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Se vivere è muoversi, toccare è vivere.

Marco Mazzeo ha il merito di ri-portare al centro della nostra indagine il tatto, nella sua duplice manifestazione di attività somestesica ( la pelle ) e aptica ( la mano ), guidandoci alla comprensione di quello che, tra le facoltà umane, è sicuramente il senso più dimenticato. 

Stazione eretta e nuovo equilibrio sempre instabile, corpo nudo e sovraesposizione agli stimoli, mani senza compiti percettivi prefissati e capaci di costruire un mondo, ci differenziano dal resto del mondo animale; una nascita precoce seguita da un’infanzia prolungata permettono poi l’apprendimento della vita del piccolo di uomo, capace di integrare tra loro i vari sensi in maniera estremamente efficace. Leggi il resto di questo articolo »

Il gomito, che si distende per poi unirci al mondo, così diverso dall’articolazione intermedia degli animali.

Gomito maschile, velocità nel raggiungere, fermezza nel tenere.

Gomito femminile, la delicatezza che avvolge?

Suvvia, un pò di olio di gomito! “

… Ieri sera ho alzato troppo il gomito ...”

Forza con quelle braccia, piegate bene i gomiti! ” 

Com’è il tuo gomito?

La mano, che accoglie o rifiuta il mondo, così diversa dalle zampe degli altri animali.

Mano maschile, gesto vigoroso che penetra lo spazio  e accorcia il tempo.

Mano femminile, carezza che attrae?

” Una stretta di mano “.

” Metta giù le mani! “.

” L’ho accolto nella mia mano “.


Com’è la tua mano?

Dal Vangelo di Marco ( 65-70 d.c. ):
E mentre essi mangiavano, preso del pane, benedicendo
lo spezzò, e diede loro e disse: Prendete, questo è il mio corpo.

Dio che si fa corpo, e poi corpo che si spezza per tutti.

Gesto inaudito, che sacralizza il corpo, liberandolo dalla prospettiva tragica del pensiero Ellenistico, dalle spiritualizzazioni impossibili della cultura Indiana, dalla ricerca dell’equilibrio perfetto dei saggi Cinesi, dalla necessità di venire a patti con la natura che emerge dal “ Sud ” e dal “ Nord ”del mondo.
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Strumenti di bordo

Dopo questi primi anni di “viaggio”, è forse opportuno effettuare un bilancio di quanto finora scoperto, per poi ripartire più consapevolmente verso altri mari, ed altri uragani.
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